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Talità Kum, si aggiungono Carbonia e Gonnesa: la rete di cure si estende

I Comuni di Carbonia e Gonnesa danno la loro piena adesione al progetto di Talità Kum, che la scorsa settimana ha superato le prime 100 prestazioni specialistiche e infermieristiche nella sede di via XX Settembre 42/a, ad Iglesias. Con il passare dei giorni cresce il sostegno degli enti locali per una iniziativa che mira a dare risposte concrete alle persone del Sulcis Iglesiente in difficoltà economica anche temporanea.

Pietro Morittu, sindaco di Carbonia

«Accogliamo in maniera piena e inclusiva l’obiettivo più grande del progetto sostenuto inizialmente dal Comune di Iglesias e promosso dalla cooperativa sociale Casa Emmaus», è il commento di Pietro Morittu, sindaco di Carbonia. «Questa attività mira a rispondere all’esigenza del diritto alla salute dei nostri cittadini, in un momento storico così importante che vede la politica sostenere in maniera forte la sanità pubblica e, quindi, erogare un servizio nei confronti di chi non se lo può permettere. Nel frattempo, Talità Kum sta riscontrando non solo una grande partecipazione degli specialisti ma anche una richiesta di cure sempre più pressante da parte dei cittadini».

Poi un’altra bella notizia: «Carbonia aderisce al progetto, intanto con una modalità di adesione prevista dal progetto iniziale. Ma c’è un’ambizione più grande: quella di poter includere nel medio-lungo periodo il territorio fornendo una seconda opportunità di accoglienza nella città di Carbonia, con un secondo ambulatorio complementare a quello di Iglesias per fornire prestazioni aggiuntive. Abbiamo individuato un locale che si presta benissimo a questo tipo di attività. Per quanto riguarda le risorse, con una scheda progetto, facciamo conto di recuperarle attraverso la Regione Sardegna e alcune Fondazioni che vorranno sostenere questo progetto».

Pietro Cocco, sindaco di Gonnesa

«In un periodo in cui c’è un aumento delle disuguaglianze di carattere sociale e sanitario, c’è una fragilità in crescita nei presidi territoriali e un aumento della burocrazia che impedisce a molti di accedere alle cure, soprattutto alle fasce più deboli della società: penso alle liste d’attesa, ma non solo». Così Pietro Cocco, sindaco di Gonnesa, che poi aggiunge: «Le persone più deboli economicamente e gli anziani hanno maggiori difficoltà a farsi curare, e spesso rinunciano alle cure. Quando vedi una iniziativa come è questa di Casa Emmaus, è evidente che non si può non sodalizzare. Noi abbiamo aderito formalmente con una delibera e assicurato un contributo economico che consentirà ai cittadini di Gonnesa di utilizzare i servizi di Talità Kum. Credo che un’amministrazione comunale si distingua principalmente per il grado di sensibilità che mostra verso i servizi sociali e sanitari, almeno per ciò che attiene agli enti locali. Noi, per esempio, ogni anno facciamo gli screening ecografici ai quali partecipano oltre 500 persone rispetto ai 4.775 abitanti complessivi. Parliamo, dunque, di oltre il 10%. So bene, perciò, che cosa significa la prossimità dei servizi. Senza dimenticare che ogni individuo ha una fragilità differente rispetto agli altri. Ecco perché abbiamo il piacere di sostenere questa importante iniziativa di ospedale di comunità solidale».

Videointervista al sindaco di Carbonia, Pietro Morittu

Videointervista al sindaco di Gonnesa, Pietro Cocco

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