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Detenzione, le proposte del Coordinamento delle comunità di accoglienza

Le strutture sociali de “Il Samaritano” di Arborea, “Il Seme” di Santa Giusta, “La Collina” di Serdiana, “Giovani in cammino” di Sorso, “San Lorenzo” di Iglesias, “Ut Unum Sint” di Nuoro, “Le differenze” di Sassari e “Casa Emmaus” di Iglesias, da sempre impegnate sul versante dell’accoglienza ai condannati e detenuti in misura alternativa per il loro reinserimento sociale, unite nel Coordinamento regionale della Sardegna delle Comunità per l’accoglienza rivolte al mondo della detenzione, hanno convocato per lunedì 27 maggio alle ore 11, nella sede regionale di Acli Sardegna (via Roma, 173 – Cagliari, secondo piano), una conferenza stampa per presentare un documento di analisi e proposta in merito al disagio delle persone nell’ambito della detenzione e il rilancio e potenziamento delle misure alternative al carcere.

Si parlerà di sovraffollamento nelle carceri, del disagio delle persone nell’ambito della detenzione e pena, del rilancio e potenziamento delle misure alternative alla detenzione. Gli episodi di pestaggi negli istituti penali per minori, il ripetersi di casi di suicidi, le stesse difficoltà che vivono i lavoratori del sistema delle carceri, richiedono un’attenzione che deve andare oltre i semplici proclami della disponibilità a favorire l’unico modo di alleviare il carico delle strutture: favorire concretamente le misure alternative alla detenzione.

Il documento vuole lanciare una campagna di ascolto reciproco rivolta alle istituzioni a tutti i livelli. Interverranno i fondatori ed operatori delle strutture aderenti al Coordinamento: Gianluca Carboni, Antonello Caria, Antonello Comina, don Ettore Cannavera, Giuseppe Madeddu, Giovanna Grillo, don Gaetano Galia e don Pietro Borrotzu.

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